Fino al 31 dicembre 2024 ci sono ancora gli incentivi fiscali che ti permettono di detrarre fino al 65% per l’acquisto di una caldaia a condensazione. Dal 2025 saranno rivisti e modificati.
Indice:
- Perché non conviene rimandare la scelta
- Gli incentivi disponibili fino al 31 dicembre 2024
- Come potrebbero cambiare gli incentivi dal 1° gennaio 2025
- Quale sistema scegliere per sostituire la caldaia
- Quanto risparmi con una caldaia a condensazione
- I vantaggi della la termoregolazione evoluta
- La sostenibilità ambientale delle caldaie a condensazione
- Quale caldaia a condensazione installare
- Quanto costa cambiare la caldaia
- A chi devi rivolgerti per cambiare la caldaia
Perché conviene affrettarsi per la sostituzione caldaia?
La caldaia si è guastata e la riparazione costa molto?
La caldaia funziona ancora, ma comincia a manifestare segni della vecchiaia e consuma troppo?
Stai ristrutturando casa e devi ammodernare anche l’impianto di riscaldamento?
Potresti trovarti in una di queste situazioni e avere la tentazione di rimandare la spesa.
Oggi, però, c’è una buona ragione per affrettarsi, perché con l’inizio del 2025 gli attuali incentivi per la sostituzione di generatori di calore per il riscaldamento domestico saranno rivisti. Al momento attuale non si sa come si trasformeranno esattamente, ma è molto probabile che saranno meno convenienti di quelli attuali.
Ecco perché, se stai pensando alla sostituzione della caldaia, ti conviene non aspettare e rivolgerti subito a un installatore qualificato, scegliendo un nuovo modello a condensazione oppure passando alle rinnovabili con una pompa di calore.
Gli incentivi disponibili fino al 31 dicembre 2024
Fino al 31 dicembre 2024 sono disponibili due agevolazioni per la sostituzione della caldaia che abbattono il costo di acquisto:
- Bonus ristrutturazioni (o Bonus casa)
- Ecobonus
In entrambi i casi si tratta di una detrazione fiscale che si porta in dichiarazione dei redditi per abbassare l’ammontare Irpef (o anche l’Ires nel caso dell’Ecobonus), in 10 rate annuali di pari importo.
Il Bonus ristrutturazioni permette di detrarre il 50% delle spese per la sostituzione di un vecchio generatore di calore con uno nuovo (sia caldaia a condensazione in classe A che pompa di calore), nel limite di spesa complessivo, per l’intera ristrutturazione, di 96.000 euro.
L’Ecobonus, un incentivo che premia l’efficientamento energetico degli edifici, è ancora più conveniente. Condizione indispensabile per fruire dell’agevolazione è che gli interventi siano eseguiti su edifici (o su parti di edifici) esistenti, di qualunque categoria catastale.
Oltre all’aliquota del 50% per la sostituzione di un vecchio generatore con una nuova caldaia a condensazione in classe A, l’Ecobonus prevede un’aliquota del 65% se alla caldaia in classe A è abbinato un sistema di termoregolazione evoluto che sfrutta soluzioni elettroniche intelligenti per evitare sprechi di energia, riducendo le bollette e le emissioni.
L’aliquota del 65% dell’Ecobonus è valida anche per la sostituzione di un impianto di riscaldamento esistente con una pompa di calore o sistema ibrido (caldaia + pompa di calore).
Come potrebbero cambiare gli incentivi dal 1° gennaio 2025
Più che una bozza, è il testo presentato in Commissione per l'approvazione parlamentare prevede importanti modifiche sia per il Bonus ristrutturazioni, sia per l’Ecobonus:
- Bonus ristrutturazioni: l'aliquota dovrebbe restare come quella attuale fino alla fine del 2025: 50% di detrazione per la sostituzione di un vecchio apparecchio con una caldaia in classe A, con massimale di 96.000 euro. Negli anni 2026 e 2027 si dovrebbe passare alla detrazione del 36%. Tuttavia, c’è una importante limitazione: sarà applicabile solamente per la “prima casa”. Per le abitazioni che non costituiscono l'abitazione principale la detrazione sarà del 36% nel 2025 e del 30% nel 2026 e 2027;
- Ecobonus: potrebbe subire una decisa sforbiciata non prevedendo più la conveniente aliquota del 65%. Per la prima casa la detrazione per una caldaia in classe A, anche se dotata di sistemi di termoregolazione evoluti, potrebbe essere al 50% nel 2025, per poi scendere al 36% nel 2026 e 2027. Per gli altri immobili, invece, si potrebbe passare al 36% già nel 2025 e successivamente al 30% nel 2026 e 2027.
Sugli incentivi a partire dal 2025, poi, c’è l’importante incognita della Direttiva europea Case Green. Secondo la nuova normativa, già a partire dal 1° gennaio 2025 sarà vietato concedere qualsiasi agevolazione per l’installazione di generatori alimentati con combustibili fossili. L’accesso ai bonus potrebbe rimanere solo per le caldaie ibride o alimentate da gas rinnovabili (come il biometano o l’idrogeno).
La bozza dei nuovi incentivi previsti dal Governo non prevede queste limitazioni per le caldaie a gas metano e sarebbe, quindi, in potenziale contrasto con quanto previsto dalla Direttiva europea e soggetto a infrazioni.
Quale sistema scegliere per sostituire la caldaia
Abbiamo visto che per essere certi di sfruttare gli incentivi fiscali per la sostituzione della caldaia (soprattutto l’Ecobonus al 65%) è necessario affrettarsi e procedere entro la fine dal 2024.
Ma quale nuovo sistema di riscaldamento scegliere?
Se hai una vecchia caldaia tradizionale a gas e intendi cambiare solo il sistema di riscaldamento, la scelta più comoda ed economica è quella di installare una nuova caldaia a condensazione. Questa tecnologia ti fa risparmiare, permette di continuare a utilizzare i radiatori presenti e la sostituzione dell’apparecchio è generalmente molto semplice e veloce.
Se, invece, stai ristrutturando la tua abitazione hai a disposizione diverse scelte, perché in questo caso puoi inserire nei lavori anche interventi strutturali come l’isolamento termico dell’edificio e la sostituzione del sistema di distribuzione del calore, passando per esempio dai termosifoni ai pannelli radianti a pavimento.
Se le condizioni dell’abitazione lo permettono, qui può entrare in gioco, oltre alla nuova caldaia, anche l’installazione di una pompa di calore per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria.
Ricordati che nel caso di riqualificazione energetica della casa, la scelta del sistema di riscaldamento ideale deve essere fatta da un progettista termotecnico.
Quanto risparmi con una caldaia a condensazione
Le caldaie a condensazione sono obbligatorie nelle nuove installazioni dal settembre del 2015 e oggi sono tutte in classe A.
Rispetto alle vecchie caldaie tradizionali sono caratterizzate da una tecnologia che permette di recuperare il calore dai fumi di scarico e di trasferirlo all’acqua dell’impianto: in questo modo fanno risparmiare sui consumi di gas, a parità di calore reso all’ambiente.
Quanto si risparmia?
Dipende da molti fattori che non dipendono solo dalla caldaia, ma anche dalla gestione dell'utente e dalla regolazione. In alcune situazioni si può arrivare a risparmi fino al 30%. Grazie al risparmio ottenuto sul gas (e quindi in bolletta), l’investimento in una nuova caldaia a condensazione si ripaga in pochi anni, specialmente se si sfruttano i bonus ancora disponibili fino al 31 dicembre 2024.
Attenzione: i costi del gas, come materia prima, sono in sensibile aumento. Ridurre i suoi consumi all'interno delle mura domestiche può aumentare ulteriormente la quota di risparmio ottenibile.
Una caldaia a condensazione ha il massimo rendimento, quindi fa risparmiare di più, quando è installata in un impianto a bassa temperatura (come i sistemi radianti a pavimento), ma permette di risparmiare anche con i tradizionali radiatori grazie all’intelligenza della termoregolazione evoluta.
I vantaggi della termoregolazione evoluta
Una moderna caldaia a condensazione è progettata per funzionare a temperatura fissa oppure scorrevole.
Nel primo caso, la temperatura dell’acqua dell’impianto viene impostata dall’installatore in base al tipo di casa e all’impianto presente (se radiatori o altro). Nel secondo caso, invece, l’apparecchio è dotato di una termoregolazione intelligente che varia la temperatura dell’acqua a seconda delle effettive necessità di riscaldamento, in base ai sensori presenti all’interno dei termostati presenti in casa.
Così, se bisogna riscaldare poco gli ambienti, l’acqua non viene riscaldata fino ai 70 o 80°C che normalmente richiedono i termosifoni, perché magari bastano 30 o 40°C. In questo modo la caldaia consuma meno gas e, inoltre, riesce a recuperare meglio il calore dai fumi di scarico.
Un particolare tipo di termoregolazione evoluta è la regolazione climatica che sfrutta una sonda di temperatura esterna per adeguare automaticamente la temperatura dell’acqua dell’impianto: più fuori il clima è tiepido, più la temperatura si abbassa.
Le caldaie a condensazione con sistemi termoregolazione evoluta, lo ricordiamo, ti permettono di accedere fino alla fine dell’anno all’aliquota di detrazione del 65% prevista dall’Ecobonus. Questo comporta una spesa aggiuntiva, ma si ha il vantaggio di poter detrarre il 15% in più dal costo complessivo.
La sostenibilità ambientale delle caldaie a condensazione
Grazie al rendimento superiore e alla minore combustione di gas, una caldaia a condensazione in classe A consente di ridurre le emissioni di CO2 e di altre sostanze nocive rispetto a una vecchia caldaia tradizionale.
L'abbattimento della temperatura dei fumi, inoltre, assicura anche basse emissioni di ossidi di azoto. Questo significa ambiente protetto e minore inquinamento dell'aria nelle città.
Quale caldaia a condensazione installare
Anche per le caldaie a condensazione esistono diverse tipologie.
Per le abitazioni possiamo distinguere due categorie principali:
- caldaie murali
- caldaie compatte (o a basamento)
La tecnologia non cambia, quello che varia sono le dimensioni, a causa della presenza o meno del bollitore di accumulo dell’acqua calda.
La scelta va fatta in base alle caratteristiche dell’abitazione, allo spazio che si ha a disposizione e alle necessità di acqua calda sanitaria della tua famiglia.
Orientarti sulla caldaia giusta sarà molto utile e qui ti forniamo qualche consiglio:
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Caldaie murali: hanno dimensioni contenute e possono essere installate in un pensile della cucina, ma vi sono anche modelli da esterno. Quelle “istantanee” (come le Vitodens 050-W, 100-W o 200-W di Viessmann) producono acqua calda sanitaria nel momento in cui viene richiesta.
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Quelle che abbinano un accumulo interno, invece (come Vitodens 222-W di Viessmann), integrano un serbatoio dove l’acqua viene mantenuta in temperatura per essere poi utilizzata. Questo tipo di caldaia è indicata in caso di maggiore richiesta di acqua calda sanitaria, con famiglie numerose.
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Caldaie compatte: sono caldaie da installare a pavimento che contengono un serbato
rio per l’acqua calda di grandi dimensioni. In molti casi sono predisposte per l’integrazione con un impianto solare termico, come il modello Vitodens 242-F di Viessmann. Il solare termico permette di sfruttare l'energia del sole per scaldare l’acqua, riducendo notevolmente i consumi di gas della caldaia per produrre acqua calda sanitaria.
Quanto costa cambiare la caldaia
Per cambiare una caldaia si può anche spendere poco (sul mercato esistono prodotti che partono da meno di 1.000 euro, per arrivare a 4.000 o 5.000). Prima di fare la tua scelta, però, devi pensare che stai acquistando un prodotto che dovrà durare molti anni e da cui dipenderà il comfort della tua famiglia.
Una caldaia di fascia alta ha un costo certamente superiore, ma ti permette di essere sicuro della qualità dei materiali e dei componenti e delle funzionalità della regolazione.
Probabilmente, un prodotto di alta qualità non ti darà brutte sorprese sul comfort nel riscaldamento e nella produzione di acqua calda sanitaria e ti costerà anche meno nel tempo per interventi di manutenzione straordinaria.
Sul costo della caldaia possono incidere anche gli eventuali lavori che devono essere effettuati nell’abitazione, come la realizzazione dello scarico per la condensa o l’adeguamento della canna fumaria.
Oltre a sfruttare le detrazioni fiscali che sono a disposizione fino alla fine del 2024, per abbassare il costo iniziale di una nuova caldaia puoi sfruttare soluzioni di finanziamento agevolato come Acquisto facile Viessmann. Con questo servizio puoi dilazionare l’acquisto in comode rate mensili fino al 100% del costo dell’investimento.
A chi devi rivolgerti per cambiare la caldaia
Per installare la nuova caldaia il consiglio è quello di rivolgersi sempre a installatori esperti che eseguano tutti i lavori a regola d’arte. Un professionista qualificato ti rilascia la dichiarazione di conformità obbligatoria ed è anche la sola figura in grado di consigliarti la caldaia più indicata per le tue esigenze.
Un installatore Partner Viessmann si occuperà di inviare all’ENEA la documentazione necessaria per accedere automaticamente all'incentivo Ecobonus e, se lo vorrai, provvederà anche ad attivare subito l’opportunità di finanziamento agevolato Acquisto Facile.
Una installazione corretta della caldaia a condensazione, la sua regolazione ottimale e la manutenzione annuale sono elementi fondamentali per assicurarti che l’impianto sia a norma, sicuro e che lavori sempre con la massima efficienza.