Caldaie a gas, pompe di calore, sistemi ibridi, climatizzatori in modalità caldo, caldaie a biomassa: esistono diverse soluzioni per il riscaldamento, a seconda del tipo di abitazione.
Indice:
- Il riscaldamento giusto dipende dalla situazione
- L’importanza della progettazione termotecnica
- Le domande da porti per scegliere il tipo di riscaldamento
- Cosa valutare per trovare il modo migliore di riscaldare casa
- La caldaia a condensazione
- La pompa di calore
- Il sistema ibrido
- Il climatizzatore in pompa di calore
- La caldaia a biomassa
- Il solare termico
- Gli attuali incentivi disponibili fino al 31 dicembre 2024
Il riscaldamento giusto dipende dalla situazione
Quando arriva il momento di sostituire il vecchio impianto di riscaldamento, o installarne uno nuovo in una casa che si sta costruendo, ci si pone un problema che non va affrontato in modo superficiale: scegliere il miglior modo di riscaldare la casa.
Oggi non esistono solo le caldaie, ma anche altre soluzioni con caratteristiche diverse.
Bisogna fare attenzione proprio a questo concetto, perché non esiste la migliore soluzione di riscaldamento in assoluto, ma quella più adatta a seconda delle circostanze.
Caratteristiche dell'edificio (vecchio, nuovo, ristrutturato, impianto a radiatori o a pavimento) e preferenze personali, sono tutti elementi che condizionano la scelta, perché ogni abitazione ha le proprie peculiarità, così come ogni persona ha le proprie esigenze. E non tutte le tecnologie sono indicate per qualunque situazione.
L’importanza della progettazione termotecnica
La scelta di un nuovo impianto di riscaldamento non è semplice, perché bisogna conciliare alcuni fattori importanti:
- la gestione più efficiente ed economica del generatore di calore nel tempo (ossia bassi consumi)
- la sostenibilità ambientale
- il comfort abitativo
Per riuscirci, una buona progettazione termotecnica è fondamentale: un progettista termotecnico qualificato, è l’unica figura in grado di eseguire l’analisi dei requisiti e di valutare le esigenze specifiche di climatizzazione e produzione di acqua calda sanitaria, occupandosi poi della progettazione dell’impianto, dalla scelta del generatore di calore a quella dei sistemi di diffusione.
Inoltre, il progettista termotecnico è una garanzia per quanto riguarda il rispetto delle normative in tema di edilizia, che sono sempre più stringenti.
Le domande che devi farti per scegliere il tipo di riscaldamento
Per capire quale sistema fa al caso tuo, prima di tutto devi porti alcune domande di carattere generale:
-
voglio solo cambiare la vecchia caldaia senza fare altri lavori?
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sto ristrutturando la mia abitazione e desidero un impianto di riscaldamento efficiente, che consumi poco e sia sostenibile per l’ambiente?
-
sto costruendo la nuova casa, e la vorrei totalmente elettrica, il più possibile autonoma dal punto di vista energetico?
-
qual è il budget a mia disposizione?
Una volta chiarita l’esigenza, si può cominciare a ragionare e definire come procedere.
Cosa valutare per trovare il modo migliore di riscaldare casa
Essenzialmente, le soluzioni per riscaldare casa in inverno oggi sono diverse: caldaia a condensazione, pompa di calore, sistema ibrido, climatizzatore (in modalità caldo), caldaia a biomassa. A queste si aggiunge il solare termico, che può fungere da importante supporto.
Cosa scegliere?
Dipende tutto da questi fattori che il termotecnico deve conoscere prima di individuare,e progettare il sistema di riscaldamento più indicato e con la giusta potenza:
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il tipo di edificio dove sarà realizzata l’installazione (appartamento o casa indipendente, presenza o meno di cappotto termico, tipo di infissi, ecc.);
-
zona climatica dove si trova l’abitazione;
-
sistema di distribuzione del calore che intendi utilizzare (radiatori, pannelli radianti a pavimento o ventilconvettori);
-
componenti del nucleo familiare, per determinare il fabbisogno di acqua calda sanitaria.
La caldaia a condensazione
Installare una nuova caldaia a condensazione è una soluzione indicata se vuoi semplicemente sostituire il vecchio generatore di calore che non è più adeguato.
L’intervento di installazione è veloce, puoi utilizzare i termosifoni presenti (ma anche i pannelli radianti a pavimento, se ci sono) e la spesa è contenuta.
Le moderne caldaie a condensazione sono affidabili, intelligenti ed efficienti, permettendo un risparmio sul gas fino al 20% rispetto alle vecchie caldaie tradizionali.
Grazie all’ampia gamma di tipologie e modelli disponibili, possono rispondere alle esigenze di riscaldamento e di acqua calda sanitaria di qualsiasi tipo di abitazione, dal monolocale alla residenza plurifamiliare.
Installando anche un sistema di termoregolazione evoluto, con una piccola spesa aggiuntiva ottimizzi il risparmio energetico e, inoltre, puoi sfruttare fino al 31 dicembre 2024 l’aliquota del 65% dell’Ecobonus.
La caldaia a condensazione è la soluzione giusta per chi ha già un impianto a gas e vuole utilizzare i radiatori presenti e per chi cerca un nuovo generatore con un buon rapporto prezzo/prestazioni.
La pompa di calore
Le pompe di calore sono il modo di riscaldare attualmente più green.
Funzionano utilizzando l’energia elettrica e l’energia termica rinnovabile presente in natura (nell’aria esterna, nell’acqua di falda o nel terreno) per riscaldare l’acqua dell’impianto e quella sanitaria, non bruciano combustibili fossili e non producono fumi di scarico inquinanti.
Le tipologie più utilizzate in ambito domestico sono quelle aria-acqua, perché più semplici da progettare e installare.
La differenza rispetto a una caldaia è che raggiungono temperature meno elevate e per questo motivo sono indicate per gli edifici nuovi (o riqualificati con un buon cappotto termico) e per essere abbinate con i pannelli radianti a pavimento o i ventilconvettori, dove bastano temperature dell’acqua di impianto di 35-45°C. Richiedono, inoltre, un po’ di spazio per l’installazione dell’unità esterna (giardino, cortile, balcone) e un po’ più spazio anche dentro casa.
Il principio termodinamico di funzionamento di questi generatori di calore è estremamente efficiente, tanto che riescono a restituire in calore fino a 5 volte l’elettricità consumata. Inoltre, sono utilizzabili anche per raffrescare la casa, perché possono invertire il ciclo di funzionamento producendo acqua refrigerata.
Installando un impianto fotovoltaico, è possibile autoconsumare l’elettricità prodotta, alimentando in parte i consumi dell'apparecchio.
La pompa di calore è la soluzione giusta per gli edifici nuovi o ristrutturati, per chi vuole essere indipendente dal gas, passando alle rinnovabili, per chi vuole un unico impianto per riscaldare e raffrescare e, infine, per chi ha spazio esterno ed interno adeguati.
Il sistema ibrido
I sistemi ibridi sono costituiti da una combinazione di pompa di calore e caldaia a condensazione e funzionano in modo integrato. Sono indicati quando il clima è particolarmente rigido in inverno e quando un edificio non ha un isolamento termico ottimale. Oppure, quando la richiesta di acqua calda sanitaria è particolarmente elevata.
In questi casi, la sola pompa di calore può faticare a raggiungere le temperature richieste, penalizzando il comfort. Non solo, con una bassa efficienza il consumo di energia elettrica sarebbe elevato.
Un sistema ibrido è dotato di una tecnologia di regolazione intelligente che decide se attivare l’uno o l’altro generatore, in funzione della temperatura esterna, del fabbisogno e delle tariffe di gas ed energia elettrica. Viene comunque data la priorità al funzionamento della pompa di calore quando ci sono le condizioni ideali, privilegiando ambiente e fonti rinnovabili.
Un sistema ibrido è indicato per chi vuole un generatore di calore evoluto che sfrutti le fonti rinnovabili ma vive in una zona climatica rigida o in un edificio non ben isolato.
Il climatizzatore in pompa di calore (modalità caldo)
I moderni condizionatori, o climatizzatori estivi, sono pompe di calore aria-aria reversibili, ossia raffrescano o riscaldano direttamente l’aria degli ambienti: è sufficiente selezionare la funzione “caldo” sul telecomando e impostare la temperatura desiderata, proprio come si fa con la modalità raffrescamento.
L’unica limitazione è che non produce acqua calda, quindi, se serve, è necessario avere un altro apparecchio dedicato a questa funzione.
Usare il condizionatore per riscaldare aiuta a risparmiare sulla bolletta del gas ritardando (o evitando del tutto) l’accensione della caldaia.
In particolare, conviene utilizzarlo durante le mezze stagioni, perché con temperature esterne attorno ai 8-15°C funziona con la massima efficienza e consuma poca elettricità. Con climi rigidi, invece, l’efficienza e i consumi ne possono risentire.
È importante ricordare che un climatizzatore riscalda solo la stanza dove è installato, quindi un unico apparecchio (monosplit) è indicato per appartamenti piccoli, mentre per riscaldare una casa con più locali è necessario un modello multisplit o addirittura più modelli multisplit con una unità interna per ogni stanza: in questo caso, la potenza impegnata cresce e il il consumo elettrico subisce ovviamemente un netto aumento.
Un climatizzatore è indicato come unico impianto di climatizzazione in abitazioni piccole, in una zona climatica non troppo fredda, quando non è presente la rete del gas e per chi necessita solo di riscaldamento senza produzione di acqua calda.
La caldaia a biomassa
Riscaldarsi con la biomassa (cippato di legna o pellet) è una scelta che permette di utilizzare un combustibile rinnovabile e molto economico, riducendo nel tempo i costi del riscaldamento. Se si ha la possibilità di sfruttare biomassa da filiera corta, il vantaggio ambientale è ancora maggiore.
Le caldaie a biomassa garantiscono un ottimo comfort termico in qualsiasi condizione climatica:
- producono acqua ad alta temperatura, quindi sono utilizzabili con i tradizionali termosifoni, ma sono idonee anche per gli impianti di riscaldamento a bassa temperatura
- Producono inoltre acqua calda in abbondanza
È necessario, però, considerare lo spazio occupato dal generatore e dallo stoccaggio della biomassa.
Una caldaia a biomassa è indicata dove non è presente la rete del gas, per chi sceglie di utilizzare fonti rinnovabili, per chi vuole costi molto contenuti per il riscaldamento, per chi desidera un comfort termico senza compromessi, per chi ha spazio a disposizione per lo stoccaggio del materiale.
Il solare termico
I pannelli solari termici non bastano, da soli, per il riscaldamento invernale, ma rappresentano un supporto molto utile, anche (e soprattutto) per quanto riguarda la produzione di acqua calda sanitaria.
Sono abbinabili a qualsiasi tipo di generatore di calore presente in casa, esclusi i climatizzatori che non producono acqua calda.
Il solare termico sfrutta l'energia del sole per produrre acqua calda sanitaria e, dove previsto, integrare anche l'energia per il riscaldamento. I pannelli solari termici funzionano tutto l'anno e il contributo che possono dare, a seconda della stagione, può coprire in parte o totalmente il fabbisogno di energia per l'acqua calda sanitaria.
Gli attuali incentivi disponibili fino al 31 dicembre 2024
È importante ricordare che fino al 31 dicembre 2024 sono ancora a disposizione incentivi particolarmente vantaggiosi che permettono di abbattere la spesa per l’installazione di un nuovo generatore di calore in sostituzione di uno preesistente. Dal 1° gennaio 2025 questi incentivi saranno rivisti e non è detto che le condizioni saranno ancora così vantaggiose.
Di quali incentivi si tratta?
Delle detrazioni fiscali del Bonus ristrutturazioni o Bonus casa (aliquota 50%) e dell’Ecobonus (aliquota 50% o 65% a seconda dell’intervento). In entrambi i casi, se farai in tempo ad accedere agli incentivi, potrai detrarre la quota spettante dalle tasse in 10 rate annuali di pari importo.